C’era una volta la Fava Tonka... così mi immagino dovrebbe iniziare il racconto su questa materia prima, tanto semplice eppure tanto misteriosa.

Cosa è la fava tonka: origine e significato.

Nella loro terra d’origine, il Sud America, le fave Tonka sono considerate un portafortuna.
Se hai un desiderio a cui tieni davvero molto, devi procurarti una fava, un serpente morto e fare voto stringendo la prima in una mano e il secondo nell’altra.

Quindi devi buttare il seme in un corso d’acqua e arrotolare il serpente sul ramo più alto dell’albero che produce la fava, il Dipteryx Odorata. Operazione alquanto complicata, per questo alcuni si attengo ad un rituale molto più semplice, e si limitano a portarne una nel portafoglio come amuleto portafortuna!

I frutti che le contengono sono simili a dei piccoli mango. Fresche, le fave sono lisce e marroni e la mandorla interna è bianca; quando invecchiano, la parte esterna diventa nera e rugosa, e ha dei sentori di miele, vaniglia, mandorla, erba appena tagliata. I semi secchi vengono messi a macerare nel rum per due o tre giorni; poi, sono fatti essiccare nuovamente, finché si compie una nuova magia, la superficie si ricopre di una cristallizzazione bianca, simile a brina, ricca di olio essenziale, la Cumarina.

Sin dall’importazione della pianta in Europa alla fine del ‘700 da parte dei Francesi, e l’utilizzo della Cumarina da parte di Paul Parket e della casa Houbigant nella creazione di Fougere Royal nel 1882 (il primo fouger della storia della profumeria), la Fava Tonka e la sua isolata naturale iniziano un percorso intenso ed intrecciato nel mondo della profumeria.

Di cosa odora la fava tonka: il suo ruolo nella profumeria

A livello olfattivo le due materie prime sono molto simili, dall’altra parte la Fava Tonka è formata circa per il 40% da Cumarina. Nonostante tutto, comunque, l’assoluta di Fava Tonka ha una ricchezza e varietà olfattiva che va oltre. La materia prima naturale si ottiene per estrazione con solvente a freddo, il suo profilo odoroso è ricco, dolce, caldo, avvolgente con sfaccettature mandorlate, vanigliate e caramellate.

Ricorda l’odore di fieno tagliato lasciato al sole, un sentore misto dolce ed erbaceo. Spesso si ritrovano descrizioni che riportano anche all’odore del tabacco ma questo è dovuto al fatto che in passato estratti di fava tonka venivano usati nella lavorazione delle foglie di tabacco che ne rendeva l’aroma finale nell’uso più rotondo e gradevole. La Cumarina invece è più mandorlata, più diretta, con meno sfaccettature odorose, ed anche più poudree, caratteristica che la fa utilizzare per gli accordi talcati con l’etil-vanillina.

L'utilizzo in Europa

Se l’utilizzo in profumeria ha origini dal primo giorno in cui è stata importata in Europa, in cucina l’uso della fava Tonka è più recente. Il suo sapore simile a quello delle mandorle, vanigliato, con delle note affumicate e speziate, si sposa bene con il cioccolato, nelle creme brûlé e gelati; ma viene anche usata nei risotti, e spesso accompagnata alla zucca

La fava Tonka deve essere grattugiata (come la noce moscata) in piccole dosi all’ultimo momento, per mantenere l’aroma, e poi aggiunta agli altri componenti della ricetta. Le note aromatiche ne suggeriscono l’impiego anche nei cocktail, specie se includono whisky e cognac.

Altre caratteristiche della Fava Tonka

Oltre ad un odore e sapore piacevole, sembra che le fave di Tonka abbiano dei possibili benefici, per esempio hanno degli effetti sedativi e che possano agire come calmanti della tosse.

Ma bisogna fare grande attenzione alla quantità che ne viene ingerita. L’elevato contenuto di cumarina al suo interno, a causa delle sue proprietà anticoagulanti, può portar a degli effetti collaterali importanti per la salute. L’uso è sconsigliato per i soggetti che soffrono di difetti nella coagulazione del sangue e in chi è in terapia con farmaci anticoagulanti.

Inoltre l’utilizzo prolungato di Cumarina ha effetti dannosi per il fegato, e questo è il motivo principale per cui l’Fda, l’ente americano che si occupa di salute, ha vietato negli Usa l’utilizzo e la vendita di fave Tonka sin dal 1954; ed è per questo che la legislazione legata ai profumi ne regola la quantità massima da poter inserire in una formulazione.

Quindi, utilizzarono con parsimonia la Fava Tonka... e vissero per sempre felici e contenti!

 

 

Consuelo Perris