Ambra fossile, ambra grigia, profumo ambrato, ambrettolide, quante volta abbiamo letto questa terminologia legata al mondo dei profumi? Tante, ed è facile fare confusione. Si trova principalmente nelle piramidi olfattive, nella descrizione di un profumo o di una materia prima, termini molto diffusi e che ti capiterà di trovare spesso.

Dovete sapere che quelle parole, anche se molto simili, sono completamente diverse, per origine, utilizzo e molto spesso anche per il loro profumo. Scopriamo quindi come evitare di fare confusione!

L'ambra citata in così tante piramidi olfattive è una definizione generale ma una cosa è certa, non è la resina fossile di varie gradazioni, dal giallo all’arancio, che si utilizza nei gioielli, quindi, non ha nessuna utilità nella composizione di un profumo.

Che cosa è e da dove deriva l’ambra grigia?

L’ambra grigia è una sostanza odorosa, una delle più pregiate, è di derivazione animale. Ingrediente raro, costoso e leggendario, prodotto dall’apparato digerente del capodoglio .

Questi grossi cetacei si cibano di molluschi cefalopodi, animali dotati di un becco corneo particolarmente indigesto e capace di infiammare l'intestino del predatore; in soccorso al capodoglio giunge una sostanza assorbente secreta dall'intestino stesso, che indurendosi rapidamente attorno ai becchi dei molluschi, dà luogo ad una massa solida in grado di placare ogni irritazione. L'ambra grigia viene espulsa naturalmente dal capodoglio, oppure, in caso di accumuli più grandi, viene occasionalmente rigurgitata. In entrambi i casi, vengono a formarsi masse solide che, una volta espulse possono galleggiare subendo una lenta trasformazione con l’esposizione ai raggi del sole, al vento e all’acqua salata. La materia è sospinta dalle correnti, fino ad essere ritrovata, anche se ciò avviene di rado, sulle coste del Corno D’Africa e dell’India che si affacciano sull’Oceano Indiano.

Cetacei ed Ambra grigia

Tengo a sottolineare ancora una volta che l’approvvigionamento dell’ambra grigia non provoca l’uccisione del capodoglio: alcuni Paesi ne regolamentano il possesso ed il movimento all’interno di specifiche aree geografiche.

Non è vietato l’utilizzo dell’ ambra grigia in profumeria, è stata quasi interamente rimpiazzata da molecole di sintesi, per il costo elevato e per la sua reperibilità irregolare.

Piuttosto i capodogli sono stati cacciati fino a tempi recenti poiché sono ricchi di spermaceti (l'olio di spermaceti, tra vari utilizzi, era impiegato, un tempo, per accendere lampade e candele).

Ambergris in profumeria

L’Ambra Grigia ha sentori salini, di alghe secche e asciugate al sole. Il profumo ed il colore cambiano a seconda dell’invecchiamento della materia, nonostante il suo nome può assumere anche un colore simile all’oro.

E’ una materia molto versatile, potenzierà qualsiasi composto, anche i fiori più delicati prenderanno vigore. Sa essere penetrante, dolce e salata allo stesso tempo, raffinata e misteriosa. Il suo sillage è modesto ma la persistenza è infinita.

Se invece avete letto da qualche parte “semi di ambretta”, altro nome che ci riporta all’ambra, sono dei semini che si nascondono nel baccello dell'ibisco e l'olio essenziale che viene estratto per distillazione ha un profumo ricco, dolce, muschiato. Il suo componente chimico principale è l'ambrettolide, un muschio, disponibile anche in forma sintetica .

L’ambrettolide è considerata da alcuni una nota piuttosto delicata non avendo note di testa impattanti per il naso, il suo potere diffusivo non va sottovalutato. Nei profumi conferisce luminosità e sinuosità, caratteristiche che la rendono una nota di base senza pari e molto raffinata.

Altro discorso per l’ accordo ambrato, costituito principalmente da vaniglia, benzoino e labdano, con l’aggiunta di altre note, secondo la creatività e l’ispirazione del naso.

L’atmosfera che questo accordo deve ricreare, spesso è presente nelle fragranze orientali, è quasi mistica: un odore ancestrale.

Profumi orientali

Nella famiglia orientale, sinonimo di famiglia ambrata, secondo la classificazione della SFP (La Société Française des Parfumeurs), sono riunite le fragranze che di solito associano aspetti marcatamente talcati e vanigliati a note resinose, speziate e animali. Le fragranze di questa famiglia, se costruite in modo classico, avranno quasi tutte le seguenti caratteristiche: pienezza, rotondità, opulenza. Le note floreali utilizzate, o comunque più presenti sono, la rosa, il gelsomino ed il garofano.

Più recentemente si sono aggiunte delle interpretazioni più leggere, più asciutte e più fresche. La struttura è di solito contraddistinta da una base con vaniglia o fava tonka, accordi ambrati (resine e/o note di ambra grigia), legno di sandalo, sovente anche patchouli e muschi.

Visto il numero impressionante di fragranze classificate come "orientali", troverete dei profumi anche molto diversi tra loro. In questa famiglia esiste una forte predominanza di profumi dedicati all'universo femminile.

Consuelo Perris