Da alcuni anni è tra le note di grande tendenza e moda, si tratta dell’ Oud, una resina che si forma negli alberi dell’ Aquilaria Crassna. E’ chiamata anche Oudh, Agarwood, o più semplicemente e in italiano, legno di Agar. Nel momento in cui gli alberi vengono attaccati e infettati da un particolare tipo di fungo, cercano di difendersi producendo Oud. Sarà per noi una sostanza aromatica e pregiata da utilizzare in profumeria. E’ necessario tagliare l’albero per verificare che sia stato infettato, la resina non trasuda, rimane all’ interno del tronco. Per contrastare la noncuranza dei territori e lo sfruttamento del ciclo di vita dei vegetali è fondamentale che le piantagioni siano controllate. Fortunatamente la convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (CITES), regolamenta la materia prima, protagonista di questo articolo e si prende cura dell’ Aquilaria. L’olio essenziale si ottiene dalla distillazione a vapore della resina, ed il prezioso Oud può arrivare a costare oltre i 30 mila euro al chilogrammo, facile imbattersi in prodotti contraffatti. Vengono proposti come dei materiali rari, così rari che nessuno li ha mai sentiti, perciò non si possono verificare le fonti e la tracciabilità della materia prima. La maggior parte dei profumi contiene: - Basi Oud (comunque preziose) Esistono infatti basi create dalle case essenziere più prestigiose, come l’Agarwood Orpur di Givaudan, l’Oud Firbest di Firmenich, il Blackwood e l’Oud 10760E sempre di Firmenich. - Ricostruzioni (con un blend di materiali naturali e sintetici) Attraverso dei naturali, come il Nagarmotha, appartiene alla stessa famiglia del papiro e ne vengono distillati i rizomi. Oppure attraverso un insieme di materie sintetiche: il Karmawood (IFF), il Norlimbanol ( Firmenich ), il Cashmeran ( IFF ). Scegliere una base, o una ricostruzione, rispetto al naturale, non è soltanto una questione economica. Molte coltivazioni hanno problemi di inquinamento da ftalati. I motivi di tali contaminazioni possono essere molti, il maggiore e' quello di un contatto dell'olio con la plastica. E’ stato provato che, anche eliminato qualsiasi derivato dal petrolio e sorgente di sostanze chimiche organiche, sia dalla coltivazione, dall'inoculazione e dall’estrazione, si rilevano tracce di ftalati nell'olio di Oud. Al momento, probabilmente, l’unico modo per rendere il materiale totalmente sicuro e conforme alle normative vigenti e' quello di frazionarlo per eliminare le particelle nocive. Il processo e' caro, va fatto in Europa ed aggiunge costi ad una materia prima gia' costosa di per sé. Ma che profilo olfattivo ha l’Oud? Partiamo dal presupposto che non esiste un solo profilo, perché dipende dalla provenienza della materia prima ed è, inoltre, tra gli aromi più complessi e ricchi in natura. Non è vero che l’olio di Agarwood ha solo e soltanto un forte odore che ricorda dei formaggi e le stalle poco pulite. Le note di apertura sono solitamente potenti, questo è vero, agresti, legnose, ma non mancano melodie fruttate e dolci e un forte sottotono legnoso fatto di trucioli e un odore di vernice fresca. A conferma della versatilità dell’ Oud e delle numerose sfaccettature di questa preziosa nota, c’è una imminente nuova uscita in casa Alyssa Ashley. Non posso svelare la piramide completa, ma nella sua evoluzione io avvertono note cremose e sfumature di legno. Alcune curiosità: - L’ Oud bianco, detto anche Gaharu Buaya, si differenzia dalla classica resina, si sviluppa nell’albergo dal nome botanico di Aetoxylon Sympetalum. Le note di testa sono calde, umide, quasi affumicate, mentre il cuore sviluppa un aroma morbido, pepato. La materia prima, che si sposa alla perfezione con fiori bianchi. - Il legno di una pianta non intaccata dalla muffa è morbido, bianco e completamente inodore. - Il legno di Agar, sotto forma di trucioli, viene bruciato su appositi bracieri per profumare case e vestiti, sostanzialmente nel Medio Oriente. - Il Ko-Doh è l’ascolto delle fragranze per l’arte giapponese, durante tale circostanza si bruciano diversi tipi di Jinko ( nome con il quale viene chiamato l’Oud in Giappone ).
Consuelo Perris