Arte, profumeria, pittura, tangibilità ed intangibilità di essenze e concetti. Ho intrapreso questo percorso di riscoperta ormai da tempo e nel mentre in molti hanno aperto gli occhi su questo legame, saldo ma ancora semi-inesplorato.
L’intero percorso è volto al tributo ed alla celebrazione: celebrare il profumo attraverso l’arte e viceversa l’arte attraverso il profumo. In questo modo oggetti, concetti, eventi sono nobilitati ed inquadrati con differente obiettivo: quello del “bello”.

Il simbolismo della rosa e la figura di Venere

In un clima di tributi e riconoscimenti non potevo che rendere omaggio al prodotto emblema del brand ed in un certo senso anche uno dei simboli della storia della profumeria: il Musk, il mio Musk. Come questo si lega all’arte? Nella scelta di ingredienti-simbolo capaci di creare nuove suggestioni e parallelismi, ho iniziato dalla Rosa.

Ho celebrato, insieme al mondo naturale, questo fiore nel mese di Maggio, a lei dedicato.

Scopri l’importanza della rosa in profumeria in questo articolo.

Ho voluto spingermi oltre, racchiudere la bellezza e femminilità in un jus presentando il mio primo profumo dedicato ad un fiore, o meglio al fiore per eccellenza.
Il concetto di femminilità, sensualità ma anche semplicità e bellezza hanno riportato alla mia mente la sua l’incarnazione antropomorfa: Venere. Sarà forse un caso che proprio la rosa sia il fiore più di frequente associato a questa divinità?
Questa divinità viene celebrata, con diversi nomi, fin dalla notte dei tempi insieme ai concetti ad essa collegati: per i fenici era Astarte a governare su amore e dolore, nascita e morte, la civiltà greca invece attribuì alla dea dell’amore e della bellezza Aphrodite un potere benevolo ma immenso, furono però gli antichi romani a fare di Venere una delle divinità più amate del pantheon.

In tutto il mondo statue e dipinti ma anche installazioni ed altre forme artistiche ritraggono o sono ispirate a Venere. L’opera più rappresentativa ed anche quella più vicina all’evento di questo nuovo lancio è sicuramente la nascita di Venere di Sandro Botticelli, il perchè te lo spiego subito!

La nascita di Venere e Rose Musk

Il punto d’incontro tra l’opera del grande maestro fiorentino e la mia nuova fragranza Rose Musk mi ha spinto a celebrare la prima con uno scatto che simbolicamente li accomuna, riprendendo però degli elementi condivisi.


Venere - Rose Musk


    • La venuta al mondo: La storia narrata nel dipinto è tratta dalla mitologia romana e riadattata a costumi e tematiche rinascimentali, come avveniva tipicamente nell’Italia del XV-XVI secolo.
      La dea nacque dalle spume del mare, perfetta come una perla candida, adagiata su una valva di conchiglia, in seguito alla castrazione del dio Urano. Da un evento così doloroso scaturì la nascita dell’amore e della bellezza. Probabilmente (non ci sono fonti certe) il Botticelli fu chiamato a dipingere quest’opera su commissione della famiglia de’ Medici, il ramo “Popolano”, proprio per celebrare una nascita, forse di una bambina.

      L’arrivo di un nuovo elemento all’interno della famiglia che ha mosso la committenza a pensare quest’opera è affine a quello che mi ha portato a celebrare il mio nuovo profumo!
      Non il pennello ma la macchina fotografica rappresenta la fragranza come nuova essenza, portatrice di bellezza e sensualità. Inoltre la nascita di Venere in casa Medici, se interpretata come la nascita della Rosa, riflette la nascita del primo profumo del mio brand dedicato interamente ad un fiore.

    • La rosa: anche la rosa lega questo l’opera del Botticelli al profumo. Attraverso queste immagini la complessità dell’essenza della rosa assume matericità, diventa tangibile e reale. Il pittore ha volutamente reso lo iato tra gli oggetti inanimati come l'acqua e gli alberi sul fondale e le definizine figure ritratte.
      Il mare perde del tutto la prospettiva tanto che se si guarda nella parte bassa del dipinto sembra apparire come uno sfondo posticcio ed anche gli alberi hanno una valenza simbolica (le arance, citrus medica, spesso utilizzate per richiamare il casato Mediceo) e per nulla fisica, senza trovare una reale collocazione nello spazio. A differenza di questi elementi Venere trasuda realtà nel suo corpo che tanto dovette assomigliare a quello di Simonetta Vespucci, musa dell'artista. I fiori insieme ai corpi animati trovano una rappresentazione dettagliatissima, molto vicina all’illustrazione botanica.
      Corpi e fiori sono legati quindi dalla loro matericità diventando protagonisti, oltre la storia, del quadro. Così è l’essenza che ho studiato, prettamente umana per la sua sensualità, ma quasi ultraterrena come la rosa di Venere dalla caratteristica inebriante.

    • Il blu: La nascita di Venere misura 172 x 278 cm, ed è dunque un'opera di grandi dimensioni. Oltre alla sua straordinaria bellezza, che l’ha portata a diventare uno dei simboli dell’arte italiana, fu un’altra caratteristica a renderla speciale: il supporto su cui venne realizzata. Solitamente per opere di questa grandezza nel ‘400 si prediligeva la tavola lignea, in questo caso invece l’artista scelse la tela.
      La scelta della tela offrì la possibilità all’artista di utilizzare un’imprimitura particolare: al solito gesso utilizzato per rendere il fondo lavorabile bianco e dunque favorire la restituzione naturale del colore, venne aggiunta una punta di tinta blu così che tutto il dipinto fosse quasi avvolto da un’aria azzurrata.

      A cosa si deve questa scelta? Non si sa per certo ma possiamo supporre che proprio questo colore volesse conferire importanza al dipinto stesso. Durante tutto il medioevo ed anche oltre la tinta blu (detta blu oltremare) , insieme al color oro, era la più costosa ed utilizzata per i dettagli più importanti dei dipinti (i veli delle vergini ad esempio), questo poiché era ottenuta da una polvere di lapislazzuli proveniente dalle zone dell’attuale Iran, molto costosa e difficile da ottenere.
      Il colore blu dunque rappresenta qualcosa di speciale, di unico. Nel mio personale tributo all’opera il concetto di unicità della fragranza è simboleggiato da una rosa blu. Anche la rosa blu è eccezionale, inimitabile e non replicabile perché in natura non esiste.


    Rose musk


Come rendere l’idea di qualcosa tramite le parole? I nostri sensi e la nostra memoria ci portano fino a terre conosciute, dove possiamo immaginare solo ciò che conosciamo. Per raccontare qualcosa di nuovo questo può non bastare e allora ci vengono in aiuto suggestioni esterne, anche stimolate da opere che per loro natura sono ben lontane dal mondo della profumeria.

Eppure io così ho pensato il mio nuovo Rose Musk by Alyssa Ashley, nato dalla volontà di celebrare il Musk ma anche da un’ispirazione olfattiva. Abbracciato da una sensuale fragranza floreale di rosa come il manto della Primavera, unico come la storia della nascita di Venere.

Scopri il nuovo Musk Rose

Mattia Fanetti