L’arte multisensoriale è un concetto relativamente “moderno”.
Fin da bambini siamo stati educati a “guardare e non toccare” oppure ad “ascoltare ma non guardare”, così siamo cresciuti (nella maggior parte dei casi) credendo che i nostri sensi fossero compartimenti stagni, e non collaborassero tra loro se non in piccole porzioni della nostra vita. Il nostro approccio all’arte, qualunque forma essa abbia, è dunque figlio della nostra educazione ai sensi.

Chi di voi penserebbe che un quadro oltre che guardare si può anche odorare? Anche le opere “tattili” come le statue sono state confinate al solo beneficio della vista per secoli, quando toccare le opere d’arte ed interagire con loro era considerato peccato mortale.
Il mio legame con l’arte e contemporaneamente con tutto il mondo della profumeria mi ha portato spesso a “giocare” con i sensi, chiedendomi quale potesse essere il profumo di un’opera d’arte o viceversa, quale immagine, movimento, espressione artistica o sensazione derivante da questa fosse connesso ad un odore.
Mi piace richiamare alla mente questo pensiero anche quando mi trovo a dare vita a nuove fragranze, a loro volta pezzi artistici perché espressione dell’arte profumiera.

La favola delle fave di Tonka

Una delle mie ultime creazioni si chiama Tonka Musk, pensata per rendere omaggio all’elemento che ha reso cult il brand Alyssa Ashley: il Musk. Per celebrare però una componente così importante ed antica di questo mondo ho scelto con attenzione le materie prime da accostargli.
Ti ho già parlato della rosa e delle sue qualità, ora voglia portarti in un mondo lontano insieme alla fava Tonka.

Ho pensato ad un profumo da sogno, letteralmente. Qualcosa capace di trasportarti altrove, dove il tempo e lo spazio non sono definiti, dove realtà ed immaginazione si fondono tra loro. L’enorme potenza delle fragranze quindi è quella di agire direttamente sulle emozioni delle persone: allontanare (anche se per brevi istanti) i problemi del mondo esterno e regalare un momento introspettivo e del tutto personale. Dopo tutto, non è anche questa una prerogativa di tutta l’arte?

La fava Tonka ha riconosciuti effetti calmanti e sedativi, è caratterizzata da un odore dolce ed erbaceo, un odore che ti fa sentire rassicurato. Sentendo questo profumo viene spontaneo chiudere gli occhi e, con il sorriso sul volto, immaginare il proprio, personalissimo, mondo dei sogni.

Mondi onirici e distaccamento dalla realtà, sogni e sensazioni piacevoli sono da sempre stati materia di ispirazione e rappresentazione del Movimento Surrealista, ed in particolar modo di quello che ne fu il maggior rappresentante a livello mondiale: Salvador Dalì.

Il mondo dei sogni di Salvador Dalì

Come trasmettere questa sensazione, non solo dal punto di vista olfattivo tramite la dolcezza della Tonka e della Cumarina, ma anche visivamente? Il sogno non è un soggetto nuovo al mondo artistico, è stato e sarà sempre fonte d’ispirazione per numerose opere ma pochi artisti hanno saputo interpretarlo in una maniera cristallina ed allo stesso tempo empatica come Salvador Dalì.
L’artista spagnolo riesce a trasformare oggetti quotidiani in super-oggetti attraverso l'inconscio, collocandoli all’interno delle proprie opere tramite una deformazione ed una disposizione apparentemente casuale ma che suscita la sensazione di confusione ordinata tipica dell’onirico.

Quello che ha reso le opere dalidiane così famose ed apprezzate, oltre la figura carismatica ed irriverente dell'artista, è sicuramente il carattere autobiografico e spontaneo. Lo stesso pittore spagnolo dichiarava infatti:

""Dipingo immagini che mi riempiono di gioia, che creo con assoluta naturalezza, senza la minima preoccupazione per l'estetica, faccio cose che mi ispirano un'emozione

Le emozioni suscitate dalla fruizione delle sue opere (che spaziano dalla pittura alla scultura, dal design al cinema, dalla moda al teatro) sono differenti proprio per la varietà della sua produzione. L’aspetto onirico segue tutta la sua carriera artistica, dal surrealismo più estremo fino al simbolismo, dove il trasporto verso un altro mondo allontana l’individuo dal hic et nunc, il qui ed ora, rivalutando il concetto di tempo. Questo diventerà uno dei concetti/simboli più utilizzati dal pittore.

L'opera che meglio rappresenta l’interesse dell’artista catalano per il tempo è “La persistenza della memoria”, anche nota come “Gli orologi molli”, che ho scelto di accostare al mio profumo ispirato alla fava Tonka. La sublime fragranza di quest’ultima è capace di proiettarti nel tuo mondo dei sogni dove il tempo è relativo, proprio come nel quadro di Dalì, ed è proprio questa la sensazione di libertà dai vincoli prestabiliti che ho voluto trasmettere.

Il tempo secondo Dalì

Il tempo era visto dal pittore come il male del mondo moderno e contemporaneo, così importante da acquistare valore monetario, da diventare merce di scambio, da diventare “malattia”. Rifacendosi alla nota teoria della relatività ristretta di Albert Einstein l’artista definì il tempo come totalmente soggettivo ed arbitrario, a volte immobile e fisso ed altre veloce come una freccia. È una storia ormai nota quella che ispirò l’opera degli orologi di Dalì: un giorno, rimasto solo a riflettere sull’idea di tempo, seduto a tavola per il pranzo osservò una forma di formaggio camembert sciogliersi al sole. Quell’idea di non-forma, di malleabilità e mollezza lo ispirò per rendere visivamente il tempo come elemento manipolabile e modificabile.

Un tempo sospeso, quello in cui tutti noi siamo immersi, proprio come nei sogni, di cui solo i fattori personali possono determinarne l’entità. Sono ancora una volta le emozioni e gli stati d’animo dei singoli individui a modificare la percezione del tempo, e quindi a dare un attributo ad un concetto che non è dotato di materia o di definizione. Se siamo tristi o in preda all’ansia il nostro tempo sembra infinito e lungo, se siamo spaventati non lo riusciamo neppure a percepire, se siamo felici invece questo volerà in un baleno.

I profumi, come già detto più volte, hanno una grande influenza sul nostro “sistema emozionale”, non solo sono in grado di stimolare nuove emozioni ma soprattutto sono capaci di risvegliare ricordi ed emozioni passate, magari seppellite nella nostra memoria. Proprio attraverso queste emozioni noi percepiremo il tempo, dandogli nuova forma, il profumo può essere considerato come un vero e proprio filtro temporale.

Indietro nel tempo con i ricordi, fuori dal tempo con le sue caratteristiche ammalianti, dentro un tempo ovattato con quelle rilassanti: Tonka Musk è un profumo che ha molto a che fare con il tempo, con il sogno e con la parte più personale di noi stessi.

Mattia Fanetti