Chi non conosce la classica piramide olfattiva con cui ci presentano e ci descrivono i diversi prodotti in profumeria! Ma cosa indica esattamente questa piramide? Come è costruita? E soprattutto, cosa ci dice?

 

Che cos'è la piramide olfattiva?

Nella costruzione di una nuova fragranza, il profumiere deve capire come l’interazione tra le varie materie prime influenza e modifica il prodotto finale. A tale proposito una delle informazioni più importanti di cui deve tenere conto è il tempo di evaporazione/persistenza delle differenti materie prime. Ed è proprio seguendo questo tempo che le diverse componenti del profumo vengono disposte nel nostro famoso triangolo.

Come è composta la piramide olfattiva?

La piramide olfattiva è generalmente divisa in tre parti principali: Testa, Cuore, Fondo. La Testa ed il Fondo possono essere a loro volta divise in due sotto categorie. La prima in note “TOP” che normalmente evaporano nei primi 20 minuti dalla vaporizzazione della fragranza, e note di Testa propriamente dette, che possono essere percepite fino ad un'ora. Di seguito abbiamo le note di Cuore, che evaporano nel giro delle 4 ore; ed infine le note di Fondo possono essere a loro volta divise in note di Fondo propriamente dette, con una persistenza fino ad 8 ore, e Fondo Intenso, la cui presenza si può percepire anche dopo diversi giorni.

Nelle note Top troviamo tutti gli odori agrumati, i cosiddetti accordi esperidati. Sono note fresche e leggere, che scompaiono nei primi minuti dopo la vaporizzazione, ma che danno un carattere universalmente apprezzato.

Nella Testa sono collocate le note più aromatiche, tipo Lavanda, Menta e Anice, la cui persistenza può arrivare fino all’ora. Apportano sempre sensazioni di freschezza alla composizione ma, a seconda delle loro proprietà, possono essere più dolci, fresche o calde.

Nelle note di Cuore troviamo tutte le materie prime Fiorite o Fruttate, con un carattere dolce o caldo e con una persistenza fino alle 4 ore.

I muschi, le note legnose, speziate e verdi fanno parte delle note di Fondo e possono avere un carattere fresco, caldo, dolce o secco. Mentre tutto quello che è Vanilla, Orris, resine o note animali lo possiamo collocare in un ipotetico Fondo Intenso e sono proprio quelle note che siamo ancora in grado di percepire quando dopo diversi giorni riprendiamo la giacca dall’armadio. Il loro carattere puo’ essere soft, cipriato, rotondo e sensuale. 

Come leggere la Piramide Olfattiva in maniera  corretta

Quindi, quando un profumiere deve creare una fragranza e trasformare quello che ha in mente, in realtà, comincia a scegliere tra le migliaia di materie prime che conosce quelle che per carattere, per la loro interazione e per il loro tempo di vaporizzazione, riusciranno a trasformare quello che sta immaginado, posizionandole idealmente sul triangolo magico, per valutare anche quale sarà l’evoluzione della fragranza nel tempo.

D’altra parte, le piramidi olfattive che vengono pubblicate e comunicate con il profumo, non rappresentano al 100% la vera costruzione della fragranza in questione. Normalmente le piramidi olfattive che ci vengono mostrate in profumeria o su internet legate ad un profumo sono più rappresentative dell’odore che il profumiere vuole creare che delle reali materie prime che contiene. 

Spieghiamoci meglio, per prima cosa un profumo per essere perfettamente bilanciato ha bisogno di molte più materie prime di quelle che sono presenti nella piramide. Secondo, molti risultati olfattivi vengono ricostruiti attraverso l’unione di più materie prime e nella piramide viene indicato solo il risultato finale a cui aspira questa mini composizione. 

Un esempio molto comune in questo caso è l’Oud. Le fragranze all’Oud sono state tra i prodotti piu’ di successo nell’ultimo periodo, ma solo pochissime di quelle in commercio contengono Oud naturale. Questo per diversi motivi: prima di tutto il costo elevatissimo di questa materia prima, data la sua rarità ed il lunghissimo processo che ci vuole per poterla produrre. In secondo luogo perché in realtà l’Oud naturale ha un odore molto acre e animalizzato, in alcuni casi associato all’odore del fertilizzante, che non è esattamente tra quelli più comuni ed apprezzati nel mondo occidentale. Per questo motivo i nasi esperti hanno in qualche modo identificato le sfaccettature più accattivanti dell’Oud ed hanno creato delle mini fragranze che ne esaltassero solo questi aspetti. In particolare, sono le note speziate e calde dello zafferano, con quelle altrettanto calde ma più legnose del cashmirane alla base delle maggior parte delle ricostruzioni olfattive dell’Oud. In questi casi, nella piramide noi troviamo solo citato l’Oud e non le materie prime utilizzate per comporlo.

Un esempio del primo caso, invece, lo abbiamo quando in alcune piramidi olfattive vediamo che il profumo si apre con delle note fiorite. In questo caso non è che siano assenti le classiche note Top o di Testa, ma il loro apporto al risultato finale è talmente minimo che nella spiegazione della fragranza si parte da quelle che normalmente sono considerate delle note di Cuore. Ed esse vengono differenziate dalle note poste nel Cuore considerando il livello di evaporazione delle stesse.

Quindi, in realtà, quando leggiamo una piramide olfattiva in profumeria non possiamo dire con sicurezza che all’interno della fragranza ci sia realmente del Bergamotto, o della Rosa, o della Vaniglia o, ancora, dell’Oud, ma possiamo dire quale è l’odore che il nostro profumiere ha voluto rappresentare. Non c’è la possibilità di sapere da una piramide olfattiva se le materie prime usate siano naturali o sintetiche, fatta eccezione per quando si parla di assolute. Infatti le assolute (riferimento ai metodi di estrazione) sono risultato di un’estrazione solo da materie prime naturali. Precisiamo che per materie prime sintetiche in profumeria si intendono sia quelle dove la molecola è riprodotta chimicamente in laboratorio, come per esempio le materie Musk, sia quelle che vengono isolate dalla materia prima naturale, come la Vanillina e la Coumarina, sia quelle ricostruite attraverso altre materie prime, come detto prima sull’Oud.

Per finire, vorrei sfatare una credenza abbastanza diffusa. Si pensa che nel momento che indossiamo la fragranza noi sentiamo le sole note di Testa, che dopo un paio d’ore sentiamo solo le note di Cuore, e che infine possiamo percepire solo le note di Fondo. In realtà nel momento che voi indossate una fragranza, ogni materia prima è presente e percepibile sin dall’inizio. E’ chiaro che molto spesso le note più persistenti hanno una volatilità più lenta. Quindi all’inizio si percepiscono con più fatica, lasciando spazio alle frizzanti note di Testa, ma comunque il risultato olfattivo di queste ultime è influenzato dalla composizione del Fondo. Ed è per questo che possiamo dire che le sole note che percepiamo isolate dalle altre sono quelle di fondo, perché tutte le altre saranno evaporate e non più presenti.


Consuelo Perris