Per molti secoli, storicamente definiti "bui" ma che culturalmente non lo sono stati affatto, l'arte figurativa ha assunto un compito strettamente educativo e celebrativo. Persino le rappresentazioni più religiose avevano tra gli scopi prioritari quello di narrare, raccontare, insegnare alla popolazione ed ai fedeli.

Oggi la sfera comunitaria e sociale della funzione artistica è stata sostituita da una più intima e personale nonostante l'arte di denuncia sociale e politica abbia trovato un settore fiorente negli ultimi anni.

Forse vi starete chiedendo: qual è il collegamento tra il profumo e la funzione educativa personale dell'arte? La premessa era d'obbligo.

Nello scambio fertile e nella contaminazione tra l'arte della profumeria e quella figurativa il mio sguardo e la mia attenzione sono state richiamate da un un esperimento artistico non molto conosciuto ma dal forte impatto visivo e : i "Joiners" di David Hockney, realizzati con la tecnica del photocollage.

Le opere, come ti illustrerò tra poco, hanno la capacità di portare il fruitore per un attimo ad uscire dai suoi schemi percettivi classici, di costringerlo a guardare le cose da un'altro (o meglio, da altri) punto di vista.

Questa operazione di sradicamento ed innovazione è proprio ciò che ho sempre portato nella mia storia di produzione di profumeria, ma che con il lancio della collezione di Tributo al Musk ho voluto rendere ancora più importante. Attualmente infatti il mio nome è strettamente collegato a questa fragranza iconica, la quale a sua volta è legata a dei concetti ben definiti: familiarità, unisex,ribellione, sensualità.

Possiamo dire che il musk è tutto questo, e molto altro ancora. Ma soprattutto che il Musk sia tutto questo tutto insieme: una fragranza con un timbro olfattivo riconoscibile ma anche una fragranza adatta a tutti i giorni, una fragranza "che sa di pulito" - come molti amano ricordare - ma anche sensuale, una fragranza collegata alla sfera del ricordo e dell'affetto ma sempre contemporanea.

Quando scegli Musk indossi al contempo una e molte fragranze, personalità, caratteristiche. Ti invito ad andare oltre l'idea che hai di questo profumo e lasciarti sorprendere dalle sue sfaccettature, dai suoi abbinamenti, proprio come faceva Hockney e come il brand Alyssa Ashley fa con la linea Tribute to Musk.

David Hockney

Conosciuto come il più grande esponente della pop art britannica l'artista, nato nel 1937 ed ancora in vita, non è facilmente inquadrabile all'interno di un unico movimento o corrente artistica (dopo tutto è questo il bello dell'arte!) anche e soprattutto perchè si dilettò nelle più disparate tecniche artistiche: dalla pittura alla fotografia, dal disegno all'incisione, fino alla scenografia ed al design.

Fu comunque la pittura ad averlo avvicinato all'arte (seguì sempre studi artistici anche in maniera discussa e controcorrente) ed in seguito ad averlo reso noto a livello globale. Se non lo conosci e cercherai semplicemento il suo nome sul motore di ricerca di immagini potrai farti un'idea immediata del suo stile: grandi tele con colori accesi ed acrilici, quasi lucidi, figure statiche, ieratiche, grandi campiture di colore piatto e tanto, tanto, tanto sole della california.

Ma non era britannico? Certo, ma attirato dal fermento artistico statunitense e contemporaneamente affascinato dai colori della pop art decise di trasferirsi nel 1964 a Los Angeles, California. Nei suoi quadri più noti elementi come acqua, cielo, palme, piscine sembrano parlare di una vita rilassata, al caldo sole del sud degli Stati Uniti, in cui i tempi sono scanditi da bagni in piscina e feste mondane. La verità, come spesso accade, è tutt'altra.

La malinconia sottesa nelle opere di David Hockney non è un elemento isolato ma solo obliterato dai colori accesi e pieni. Nel dipinto Portrait of an Artist ( Pool with two figures) la figura in piedi ( Peter Schlesinger, ex compagno dell’artista, ) osserva quella che sta nuotando avvicinarglisi. Non è altro che lo specchio della fine della relazione tra i due artisti.

Ancora acqua, ancora piscine, nel dipinto The Splash, forse l'opera più famosa dell'artista, un cielo azzurrissimo sposa un'acqua azzurrissima anch'essa in cui uno spruzzo di spuma bianca comunica la presenza passata di una persona, l'assenza, la caducità del tempo.

Tra polaroid, cubismo e futurismo

Agli inizi degli anni ‘80, dopo aver preso in affitto una “casa” tra le colline di Hollywood, mise per qualche anno da parte il pennello affascinato dalla fotografia. L’amore fu intenso, ma breve, tanto che l’artista dopo poco tempo ritornò a praticare la pittura con la stessa costanza di prima.

Risulta però importante questa breve rottura ma soprattutto i risultati che ne portò. Hockney infatti cominciò una serie di collage in cui il soggetto veniva fotografato da diversi punti di vista e disgregato in sezioni come fossero dei pixel.

Quello che ne risultava era un’immagine comprensibile nel suo insieme, ovvero il soggetto era identificabile, ma fuorviante. Ciò che mi ha colpito di queste opere è la necessità di soffermarsi un po’ più a lungo sulle immagini per poterne cogliere i dettagli, come se solo la visione d’insieme, superficiale, non bastasse.

Inevitabili sono i collegamenti alle esperienze cubiste e soprattutto del cubismo sintetico dal quale riprende il concetto di collage materico ed in alcuni casi anche la tecnica di assemblamento. Lo stesso artista infatti ha raccontato che un giorno, nel suo salotto di casa, gli venne l’idea di scattare 6 polaroid di 6 dettagli da diverse prospettive ed assemblarle con la colla vinilica come in un unico blocco materico. In questo modo il fruitore non avrebbe visto il salotto di David ma i suoi “6 salotti”, come se fossero le sue 6 identità agglomerate, palpabili, materiche appunto e molto vicine a quelle precedenti di Juan Gris.

Ma non è solo il cubismo ad ispirare David che nei suoi “joiners”, e a differenza dei suoi dipinti, iniziò a studiare il movimento. Ora è il futurismo il movimento artistico ad essere immediatamente richiamato alla mente.

Le molteplici zampe del cane in “Dinamismo di un cane al guinzaglio” di Giacomo Balla vuole rappresentare attraverso una tecnica immobile come la pittura il movimento ed invece l’artista britannico conferisce movimento ad immagini fisse (oggetti, persone in posa, paesaggi) tramite la sovrapposizione, che ricorda proprio quelle di Balla..

David Hockney ed Alyssa

L’immagine del mio Amber Musk è ispirata ai joiners.

Le sfaccettature sono molteplici così come le sue identità. Il fondo di Musk, di cui questo profumo è uno dei tributi, ed il connubio con l’ambra grigia lo rendono un profumo su cui soffermarsi a lungo, da odorare ed odorare, versatile. Proprio come i mosaici di polaroid di David Hockney, è necessario avere un diverso punto di vista sulle cose e non soffermarsi mai solo alla prima impressione poiché oltre questa può esserci qualcosa di speciale.

Consuelo Perris